mercoledì 28 settembre 2011

Il DDB e la sua strana teoria delle 100 pedalate. "Martedì da Leoni" autunnale in compagnia dello scalatore con la fissa per gli allenamenti isterici

Il DDB è un ragazzo fantastico, non a caso il Colonnello Perazzinov ama spesso chiamarlo "il nostro campione". Non c'è bisogno di descriverlo, sono due anni che scriviamo boiate sul nostro blog e lui, Daniel De Bilanzien (l'agronomo erede al trono del noto Cavaliere delle piante), è stato spesso oggetto di divertenti cronache sul suo mondo ciclistico GAP, Flying Fox, Top Bikers e così via...

Questa volta non possiamo però esimerci dal raccontarvi l'ultima trovata del ciclista isterico di Torre Pedrera. Dai pesetti utilizzati in borraccia per tutta la stagione 2010, il Bilanzien se n'è inventata un'altra. Per migliorare le sue prestazioni in salita da qualche tempo mulina le gambe sempre sulle 100 pedalate. Che sia in salita o pianura non importa, quello che conta è pedalare con foga (e dire che un volta pensava alla fi..:-) a testa bassa, controllando sempre di non stare mai sotto le famigerate 100!

La dimostrazione di questo triste spettacolo c'è stata ieri in occasione del primo martedì da leoni con i Sexobank (Banca del Seme) Pio DJ e il suo capitano Cancellihno do Brasil. Il Bilanzien, pur di tener fede al suo allenamento, non è riuscito mai a stare a ruota o in compagnia dei due amici. O si trovava davanti in debito di fiato, o dietro abbandonato in cerca di disperato aiuto. Il giro alla fine si è rivelato impegnativo e il DDB dopo tanti sforzi ha cominciato a pagare la fatica. Ne ha approfittato Cancellinho che gli è scattato in faccia come un vero bastardo (quale è) in numerose occasioni, da Mondaino, a Montefiore, passando per Croce e lungomare di Rimini. Come se fosse un mondiale...

Ma quello che contava per il DDB era tornare a casa (dove la futura mamma Anna lo attendeva in pensiero per il ritardo) con il polar che contava la media delle 100. Sono soddisfazioni che ti cambiano la vita e che onorano 4 ore di fatiche. Bravo DDB. Ti vogliamo tutti bene! beleza

a seguire le solite interviste dementi di Seu TV

mercoledì 21 settembre 2011

Da ciucciaruote a passista. La metamorfosi di Pio de Janeiro. Miracolo di San Gennaro o merito dei tortellini sacri della madre?

Che Pio fosse un uomo affascinante lo sapevamo già tutti. Il suo sguardo alla Steve McQueen, lo charme alla George Clooney, ha stregato le "giovani" clienti (media 70 anni) della Macelleria Squadrani. Questa foto di repertorio dimostra quale carisma e stile possa avere questo ciclista cattolico, uno dei massimi interpreti insieme al collega Cancellinho, della filosofia "Ora et pedala...joia e beleza".

Ma veniamo al dunque. Pio ama la bicicletta, ama pedalare in liberta, ma spesso disdegna la fatica. Questo è il motivo per cui con le classiche scusette del caso "sono stanco", "ho mal di testa"...oppure ancora "ho la pressione alta, anzi no bassa", il cattociclista prende sempre la ruota dei compagni. Dall'estate del 2005, quando convinse lo stesso Padre Cancellinho a lasciare il basket per la bici, gli è sempre stato dietro, a ciucciare, ciucciare come un infante fa con la tettona della mamma.

Ma martedì scorso è successo dell'incredibile. Nel giorno in cui a Napoli si celebrava San Gennaro e il "collega" matador Cavani, Pio ha trovato delle inaspettate energie e in un giro di oltre 100km ha messo dietro gli amici Stefano Polizei e Cancellinho, tirando a medie incredibili per oltre 30 km sulla via del ritorno: 30, 35, 38 all'ora, regolare, gamba tonica e senza mai mollare.

Il poliziotto non credeva ai suoi occhi. Da eterno ciucciaruote a tradimento, Pio DJ in un battibaleno diventava eroe. Ma tutta questa energia da dove arrivava?

C'è chi sostiene che sia stato un segno del Signore, chi pensa ai tortellini dopati (e buonissimi) della mitica madre (nella foto sotto), chi invece rimane convinto che sia voluto liberare della sua diabolica pretattica "salvagamba".

L'appello che rivolgiamo a tutti, matteoniani e non, lettori del nostro blog è il seguente: da oggi, fino fine della terza guerra mondiale, non regalate mai più la vostra ruota a Pio, ma siate voi a ciucciare il "sacro graal" della sua pedalata.
beleza...

lunedì 19 settembre 2011

Merda Awards 2011: Kognatao, Maghniani e DDB salgono sul podio. A BVM il premio alla carriera. Appuntamento alla edizione 2012

E' Marko Kognatao Da Silvia Ribeiro Dos Santos Belletti il vincitore del "Premio Merda" 2011. Il passista Seu Brasil, grazie ai suoi demeriti sportivi e ciclistici maturati durante tutta la stagione, ha conquistato l'ambito riconoscimento, classico appuntamento settembrino che succede al Festival del Cinema di Venezia, "Lo Strega" e il "Campiello".

La serata di celebrazioni del "Merda 2011" ha avuto luogo lo scorso giovedì 15 settembre nella residenza con terrazza abusiva di Padre Cancellinho e consorte. Presenti tutti i debosciati delle tre realtà pseudo-ciclistiche della riviera: il Seu Brasil, il Gap (gruppo amici paccera) e il Sag del Barone Von Maggioli e il suo caporale Innozent.

In palio le coppe per i primi tre classificati e il premio alla carriera. Madrina e valletta d'eccezione dei "Merda Awards 2011" una splendida Marina Hoffer di padre austriaco. La cavallona della Marecchiese non ha risparmiato baci e lingue ai premiati della serata. In primis con il Kognatao, che con il suoi 175 punti ha strameritato "il Merda" per solite violenze domestiche di cui è vittima, che si è voluto goduto una serata di libertà extraconiugale (la foto sotto è eloquente)

Lo stesso Herr Maghniani, secondo classificato con 165 punti, non ha disdegnato un kuss con la fatona Marina. Per lui grande soddisfazione per questo argento, anche se rimane il rammarico di non esserci giocato il merda fino in fondo. "Troppo dura battere il Kognato nel 2011, ritrovarsi più merda di lui sarebbe stata una vera impresa - ha dichiarato a caldo il titolare dell'Hotel Hidmann (ex Hidler) - ci riproverò il prossimo anno anche se la concorrenza sarà sempre più agguerrita".

Ha confermato con onore il terzo gradino del podio del 2010 il DDB Daniel De Bilanzien. Il futuro papà (ex maiale GAP) con grande costanza ha mantenuto anche in questa stagione un buon rendimento meritandosi con 85 punti la coppetta di bronzo del Merda 2011.

Fuori concorso e unico candidato del "Merda alla carriera" il Barone Von Maggioli. L'ufiziale SAG, vincitore a pari merito con Donatov del Merda 2009 e secondo nel 2010 solo dietro un imbattibile Agnus Dei, ha ricevuto questa importante onoreficenza d'ufficio dal direttivo Gap e Seu, nonostante in molti hanno protestato perche lo consideravano meritevole del vero merda 2011.

Squalificati per questa edizione "Non meritano manco di essere chiamate merde" - ha commentato il portavoce Onu Kofhi Annan - il recluso a vita gap Ignis Alcatraz, il meticcio Kosio Ikosio, l'avvocato Aigor e il suo compagno di merende bellariese Massi "Lo Spaccacrani della Cagnona" (assente ingiustificato), rei di non essersi manco pronunciati durante le votazioni. Si invece piazzati al quarto e quinto posto rispettivamente Pio DJ e Padre Cancellinho. Sesto il Colonnello Perazzinov. Per Agnus Dei e Donatov uno sconfortante ultimo posto ex aequo.

La ciurma, dopo la cena e il protocollo delle singole premiazioni, ha fatto un breve pellegrinaggio verso il neo Palas di Rimini, che proprio lo stesso giorno apriva ufficialmente con il congresso degli "alcolisti anonimi". Che strane coincidenze verrebbe da dire...

Davanti all'astronave hi-tech i premiati hanno mostrato al pubblico le coppe conquistate, prima della foto di gruppo.

Appuntamento al settembre 2012 per la IV edizione dei "Merda Awards". Il format rimarrà invariato, le merde saranno ancora più merde...

Le motivazioni di voto sui tre premiati espresse dal Barone Von Maggioli per motivi di spazio siamo costretti a caricarle su youtube ma presto vi invieremo i links.

beleza

lunedì 12 settembre 2011

Il lungo week-end di joia e beleza del WPCC. Anche Moser e la Pezzo con il Seu Brasil. Il "Green Team" sloveno sopra tutti. Appuntamento a Lienz 2012

Obridago Gabicce. Obrigado alla organizacao, obrigado al Sindaco Curti (nella foto sopra), obrigado all'evergreen Francescone Moser (sotto), insomma un obrigado di cuore a tutti. Quello del WPCC è stato un lungo e indimenticabile week-end baciato dal sole, dal caldo estivo e da una piacevolissima atmosfera. Ci scusiamo con gli amici lettori, ma Padre Cancellinho per una volta è costretto in questo racconto ad essere un pò autoreferenziale. In qualche modo è stato protagonista anche lui, come ciclista, forse più come cronista. Questo è il motivo per cui narrerò l'accaduto in prima persona...

Partiamo dagli amici sloveni. Sono stati loro i trascinatori del WPCC 2011. Si erano preparati con grande concentrazione all'appuntamento mondiale con duri allenamenti, birre misurate e poco sesso. Primoz, il capitano del "Green Team" ha persino creato una divisa per l'occasione in stile vintage retrò. Sono arrivati a Gabicce con l'obbiettivo di conquistare un pò di medaglie e con grande soddisfazione è arrivato il primo oro con Lucia Petavs nella crono seguito da alcuni argenti e bronzi con la mitica Marietka e le sorellone Anika e Sasha (pure bbone) e la figlia di primoz Speela.

Lui, l'istrione di Lubiana, ha fatto il matto solo durante il primo giorno di gare. Nel dopo crono sprint si è seduto al bar con l'amico Bracko alle 17 per rialzarsi tranquillone intorno alle 21 dopo 14 (ripeto 14!) birre medie ingurgitate. L'occasione era giusta, lo spirito e la sete c'erano. Il giorno dopo sarebbe arrivata a Gabicce la compagna Katerina, e come si può intuire bisognava approfittarne prima della libertà vigilata: le violenze domestiche esistono anche in Slovenia e non solo a Viserba Mare.

Ma torniamo alla parte agonistica del WPCC. Della crono sprint mi sembra di avere già raccontato (anche su NQ). Partenza stentata con presa sul manubrio completamente skazzata, spintona a tutta gamba e podio sfiorato per 36 centesimi. Mannaggia!

Fortunatamente a consolarmi ci ha pensato quel gran "pezzo" di Paola Pezzo (nella foto sottostante). L'ex olimpionica era a Gabicce con altri grandi campioni del passato e ha dichiarato, come lo stesso Moser, il suo attaccamento alla causa Seu Brasil. Io con una medaglia finto bronzo ricavata dalla chiave 320 della camera dell'hotel Alexander dove pernottavo. Un fenomeno.

Poi è arrivata la giornata da me tanto attesa. La prova di time trial Fiorenzuola di Focara - Gabicce Monte, percorso tosto, sia in salita che in discesa, da prendere a tutta gamba senza pensieri. Durante l'estate l'avevo provata ben 5 volte stando sempre sui 16 minuti. All'arrivo di sabato 14'.40'', media 37 e udite udite a 8 secondi da un certo Francesco Moser. L'ex iridato, 60 anni appena compiuti, si mantiene benissimo ed ancora è in perfetta forma. Il suo tempo gli ha permesso di vincere il mondiale nella categoria M4 (nessuno lo sapeva, ma anche lui possiede da circa un decennio la tessera da giornalista ).

Io ce l'ho messa tutta, quello che sono riuscito a raccogliere è solo un onorevole 14esimo posto, dietro il passistone di Palu di Giovo. Intanto gli appuntamenti extraciclistici del WPCC si facevano sempre più intensi tra presentazioni, conferenze stampa, cene di gala, qualche skazzo con la giuria e battute taglienti con i colleghi giornalisti "top riders".

Finche non si è arrivati alla gara di domenica, quella più temuta: la prova in linea tra Gabicce, Tavullia e Gradara, percorso adatto a corridori veri. Nei primi 30 km di pianura il ritmo non era impossibile. A ruota si stava bene. Ma tutti sapevamo in gruppo che sarebbe stata la classica quiete prima della tempesta. Non a caso al primo strappone di Tavullia, i top riders di cui accennavo se ne sono andati in tutta tranquillità a medie impossibili. Rimasto sui pedali come un pirlone, non mi rimaneva che sperare in qualche collega pursuivant e tentare l'aggancio. Ma purtroppo all'orizzonte neanche l'ombra di un hombre (che gioco di parole!). Dopo tanta fatica arrivo a sprintare da solo sul finish di Gabicce Mare con i giudici che manco mi notano.

I ragazzi un pò annebbiati della giuria, evidentemente andati nel pallone, mentre erano in procinto di visionare il fotofinish dei due possibili vincitori, si sono praticamente dimenticati di prendere i restanti arrivi. Tristeza...
Poi tra un calcolo e l'altro si è appurato che sono arrivato 15esimo. Ma in fondo non era poi così importante...Giungere nei 10 era solo una utopia. C'erano altri impegni da assolvere: per esempio mandare i comunicati stampa di chiusura evento a tutto il mondo che aspettava, in particolare a una giornalista di un quotidiano pesarese che con molta simpatia mi ha riempito di improperi per non averle inviato in tempo le classifiche. Meu Deu che pazienza!

Ma il WPCC è stato altro ancora, come l'adrenalinica Ilenia Lazzaro (sotto l'intervista), la sua rivalità con Marietka (sotto ancora), la compagnia degli amici riminesi, Tiziano, Riccardo e Valerio, i soliti deliri in allenamento di Primoz, l'ingresso nel Seu Brasil dell'amico giornalista del Tg2 Piergiorgio Giacovazzo di madre carioca... e tanto altro ancora

godetevi le serissime interviste

mercoledì 7 settembre 2011

Maghniani e il Fosso di Stradone. Corsi e ricorsi storici per il sodalizio Seu-Gap-Sag a pochi giorni dalla premiazione del "Merda 2011"

Visto così allungato in fotografia sembra anche "fit" il nostro amico Herr Maghniani. E' lui l'uomo del momento, il ciclista del mese e soprattutto uno dei candidati più accreditati alla vittoria del "Premio Merda 2011". Per i meno informati, dopo il "Campiello" e lo "Strega" a metà settembre si nomima il "Merda", ambito riconoscimento che metterà in gara i singoli membri del sodalizio SEU-GAP-SAG.

Ma c'è un particolare che vi vorremmo raccontare prima di attendere il risultato delle urne. Il nostro amico Franco, da sempre ostile al mondo ciclistico, ragazzo d'oro tutto pallone e nutella, si è fatto recentemente contagiare dal diabolico virus dei Bilanzien, acquistando prima un Scott supercostosa, poi anche utilizzandola quasi tutti i giorni, avanti e indietro per lo "Stradone".

Ed è proprio su questo tratto di pianura, troppo frequentato da camion e da ciclisti isterici, che si è consumato il dramma. L'ex portierone del Torre Pedrera, mentre stava tenendo un'andatura sopra le sue possibilità, all'altezza di via Madrina è incappato in un brutto capitombolo finendo a bordo strada in un piccolo fosso dentro un cespuglio. Il mito del Fosso si ripete ancora a distanza di quasi 5 anni, quando l'Avv.Donatov in quel di Bagno di Romagna, finì nei meandri della terrà risucchiato da strani fenomeni geologici. Chiamiamoli corsi e ricorsi storici.
Che dire....tanta solidarietà per il Maghniani (solo qualche escoriazione per il titolare dell'Hidler) e un grosso in bocca al lupo per il "Merda". Tutti ci tengono a vincere questo riconoscimento. Ricordiamo l'albo d'oro: 2009 BVM e Donatov ex aequo, 2010 Agnus Dei. Quest'anno sarà una dura lotta, soprattutto con Kognatao, passista Seu dato per strafavorito da tutti i bookmakers. Stiamo a vedere...

Sotto la toccante intervista sul Fosso di Stradone del Bilanzien

lunedì 5 settembre 2011

Anche Radio Bruno sposa la causa Seu Brasil. XIII cicloturistica stagionale con il cronista-ciclista Ricky Valentini, prossimo protagonista del WPCC

Anche Radio Bruno, ascoltatissima emittente romagnola, ha un'anima Seu. Ricky, fratello minore della dinastia dei Valentini di Novafeltria, famiglia con una buona tradizione di giornalismo & ciclismo, si è presentato (con un pò di ritardo) alla classica domenicale con i "Papo Boys" Pio de Janeiro e O'Maratoneta, rigorosamente in tenuta Matteoni. Con loro un cottissimo Padre Cancellinho infighettito dalla tenuta Leopard di Zio Fabian.

Insieme si è decisi di partecipare alla XIII cicloturistica del 2011. Partenza Bar Caramia (ultimi arrivati) e via a pedalare verso Mont Scerignon du Valconc. Assente ingiustificato il dentista Andrea, meglio chiamarlo O'Dentista, costretto con la forza a stare a casa dalla diabolica moglie, classica violenza domestica in stile Kognatato.
Arrivati al ristoro della località alpina, i quattro rimangono storditi dalla proposta di integratori naturali presenti. Pio si butta sul Viagra (anche se la sua religione non glielo permette), O'Maratoneta opta per il "recupero", Ricky quelle per la discesa, suo punto debole da migliorare in vista del prossimo WPCC di Gabicce.

La pedalata continua verso Monte San Paolo, Chiesanuova, Fiorentino e Serravalle. L'umidità al 110% si fa sentire, Cancellinho pedala come un cadavere, nonostante con la sua divisa fighetta fa stragi di cuori tra le cicliste. Il WPCC si avvicina anche per lui. Qualche pillolone sarebbe salutare..

Dopo 80km si opta per un ritorno isterico verso Rimini passando da Casalecchio e Riccione. I quattro cominciano a sentire l'effetto doping del ristoro e fanno un pò di bagarre, tra scatti e controscatti. Pio ha una erezione incontrollata che tiene sotto controllo con ghiaccio e bromuro. Solito delirio.

Si torna a casa con 100km nelle gambe e tanta J&B. Tappa forzata in edicola per la rassegna stampa quotidiana. Il titolo della Voce è tutto un programma. Grazie a Dio la tagliatella è pronta in tavola e non c'è tempo per pensare a vecchi residui della politica. Poi nel pomeriggio su Eurosport c'è l'Angliriu con il suo 24%. E noi che ci lamentavamo di San Paolo...
keep botta guys!